Gli istituti di assistenza sociale in Romania si confrontano sempre più spesso con la presenza di beneficiari che presentano dei traumi psicologici o psichiatrici a cui non possono far fronte, perchè non dispongono delle competenze necessarie. Le persone che vivono in strada sono spesso dipendenti dalle droghe e la loro unica preoccupazione è sopravvivere alla giornata.

Una percentuale di questi riesce a far fronte alle difficoltà e ad uscirne, ma la maggioranza cade vittima di uno stile di vita precario che la porta a subire una forte esclusione sociale.
Si stima che il numero delle persone senza fissa dimora sia in crescita, giungendo approssimativamente a 15.000 in tutto il Paese (in base al Piano Nazionale contro la Povertà), dei quali all’incirca 5.000 vivono nel municipio di Bucarest (secondo un’indagine statistica dell’organizzazione Medici Senza Frontiere). Inoltre approssimativamente 300 persone senza fissa dimora muoiono ogni anno.

Questa ricerca è stata condotta nel 2009 dal Samusocial di Bucarest (Servizio di Aiuto Mobile di Urgenza Sociale), un’organizzazione non governativa rumena fondata nel 2004. L’organizzazione offre un intervento di urgenza finalizzato a fornire assistenza e primo soccorso alle persone ridotte ad uno stato di sopravvivenza.

La ricerca in questione ha l’obiettivo di identificare le principali caratteristiche che possano identificare la popolazione adulta senza fissa dimora con prolemi di natura psichica. Questo studio e i dati raccolti, permettono di ottenere un quadro generale sulla salute mentale delle persone che vivono in strada e di estrapolare alcune conclusioni sui loro bisogni e su come sia possibile soddisfare le loro necessità. Il campione è rappresentato da 100 persone adulte senza fissa dimora con problemi pschici (PAFA).

Fonte: Samusocial din Romania

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