Possono ritrovarsi in strada a causa di diverse situazioni vissute tra le mura domestiche come la violenza, l’abuso di alcool e di droghe, a causa della morte di un genitore, della disgregazione del tessuto familiare, di guerre, disastri naturali o semplicemente a causa delle condizioni socio-economiche.

Ma chi sono esattamente i bambini di strada? Quelli che vendono fiori agli angoli delle strade? Quelli che lavano i parabrezza delle auto? Quelli che in strada ci passano la notte? Sicuramente i bambini di strada non sono un gruppo omogeneo che può facilmente rientrare in una definizione o in una categorizzazione rigida.

Secondo le Nazioni Unite il termine “bambini di strada” indica “ogni ragazzo o ragazza…per il quale la strada, nel senso largo del termine, è diventata la sua dimora abituale o fonte di sostentamento e che non è adeguatamente protetto, supervisionato o diretto da adulti responsabili” (Inter-NGOs, 1985)

Per inquadrare meglio il fenomeno dei bambini di strada, possiamo distinguerli in diverse categorie:

children of the street: i bambini che vivono unicamente per strada e che non hanno alcun legame con le famiglie e con le istituzioni di protezione dei minori. Questi bambini vivono perennemente in strada, riescono a procurarsi del denaro attraverso il lavoro, l’elemosina, la prostituzione o i furti. L’attitudine verso le famiglie è confusa o caratterizzata dall’indifferenza. Le loro condizioni igieniche o di salute sono totalmente inadeguate ed il loro comportamento è particolarmente influenzato dalla strada. La maggior parte non frequenta la scuola. Vivono in gruppi, organizzati a seconda delle diverse zone e sono solitamente capeggiati da uno o più leaders.

children on the street: i bambini che sono temporaneamente in strada e che ritornano quotidianamente presso le loro famiglie. In generale questi bambini non frequentano la scuola o ci vanno ad intermittenza. Solitamente trascorrono il giorno in strada, obbligati dai genitori oppure con il loro consenso, cercando di racimolare denaro per rientrare a casa di sera.

giovani di strada: si tratta dei bambini di strada degli anni ’90 e, ad accezione dell’età, presentano le stesse caratteristiche del primo gruppo.

“I bambini di strada degli anni ’90 sono diventati adulti. Molti sono morti, gli altri sono riusciti ad integrarsi nella società. Ma alcuni sono rimasti per strada ed hanno avuto dei bambini.”

Ionut Jugureanu, direttore della Fondazione Parada

bambini che vivono con i genitori/famiglia estesa in strada o nei rifugi di fortuna: in questa categoria sono inclusi i bambini le cui famiglie hanno perso la casa per diversi motivi, ma anche i giovani di strada che sono diventati genitori. A causa della povertà estrema, queste famiglie utilizzano i loro bambini quali mezzo di entrate economiche lasciandoli mendicare, pulire i parabrezza delle automobili o altre attività. La maggior parte di questi bambini non frequenta la scuola.

Fonti: A study on Street Children in Zimbabwe (UNICEF, 2001), Evaluarea fenomenului copiii si tinerii strazii (Salvati Copiii, 2014), Les enfants des rues des années 1990 sont devenus des adultes (Le petit Journal, 2015)