CIAD – Aleva Ndavogo Jude, un ballerino professionista e fondatore del famoso gruppo di danza Tchado Stars, sta lavorando al recupero dei bambini di strada del Ciad attraverso la danza.

Jude, stando a quanto si legge su Tchad Infos, spera di contribuire allo sviluppo socio-culturale dell’Africa, offrendo a questi ragazzi la possibilità di migliorare la loro vita attraverso la danza.

“Quello che non mi piace di N’Djamena [capitale del Ciad] è vedere bambini che non hanno nulla da fare. Vivono ai margini della società, sono abbandonati a loro stessi e costretti a lavorare per la sopravvivenza”, ha detto Jude.
“Avendo avviato questo progetto sociale per integrare giovani e bambini che vivono in strada in situazioni di grande difficoltà, il nostro impegno è quello di cercare organizzazioni che si battano per la difesa dei loro diritti”.

Jude ha cominciato a ballare all’età di 7 anni e oggi l’obiettivo principale del suo progetto è quello di ridare speranza ai bambini trasformandoli in ballerini professionisti, consentendo loro di portare avanti uno stile di vita decente anziché unirsi a bande criminali e gruppi terroristici. Inoltre consiglia loro di lavorare duro, di credere in sé stessi e in ciò che fanno e di essere pazienti e coraggiosi.

“Questo è per dare speranza a tutti quei bambini che vivono in situazioni sfortunate, che soffrono nella loro carne e nelle loro anime”, ha aggiunto Jude. Con le attività terroristiche in corso in Ciad e nei paesi vicini, come la Nigeria, il Camerun e la Repubblica Centrafricana, i bambini di strada sono diventati un bersaglio facile per i reclutatori.

In un report pubblicato ad aprile su Web Relief l’UNICEF ha indicato che il numero di bambini utilizzati in attacchi suicidi durante il conflitto sul lago Ciad è salito a 27 nel primo trimestre del 2017, rispetto ai 9 nello stesso periodo anno dell’anno precedente.

Secondo l’organizzazione, questa ondata riflette la preoccupante tattica da parte dei ribelli di utilizzare bambini per compiere attacchi terroristici. Di conseguenza, ragazze, ragazzi, ma anche bambini suscitano una crescente paura nei mercati e nei punti di controllo, dal momento che si teme possano trasportare materiale esplosivo.

Il conflitto nella Nigeria nord orientale e intorno al lago Ciad viene principalmente associato al jihadismo e al violento gruppo islamico di Boko Haram, che apparve su tutti i titoli internazionali nel 2014 dopo aver sequestrato 276 studentesse a Chibok.
Anche se un significativo numero di queste ragazze venne infine rilasciato, rimane il sospetto che alcune di loro siano state utilizzate come donne kamikaze.

La crisi del lago Ciad ha causato la morte di migliaia di persone e milioni di sfollati che necessitano di aiuti e di soccorso.

Fonte: FACE 2 FACE AFRICA