Un terzo dei bambini rumeni di età inferiore ai sei anni vive in condizioni di gravi privazioni materiali. Questo significa che le loro famiglie non possono soddisfare alcuni bisogni elementari come il consumo regolare di carne, avere il riscaldamento in casa oppure andare in vacanza.

ROMANIA – I dati sono stati presentati dal Collegio Nazionale degli Assistenti Sociali in Romania, che impone alle autorità di intervenire.

Il vicepresidente del Collegio, Cristian Roşu, spiega a RFI l’impatto della povertà sulla crescita e sullo sviluppo dei bambini: “Abbiamo sempre detto che la povertà non è di per sé un problema sociale, ma rappresenta la causa di molti altri problemi sociali che colpiscono la popolazione rumena. A questo proposito, ad esempio, la dispersione scolastica e la criminalità tra i bambini sono fenomeni in crescita durante la giovane età e, per quanto riguarda la volontà di continuare la formazione scolastica dopo la terza media, molti non vogliono proseguire con nessun tipo di studi o di scuole professionali, non riuscendo ad integrarsi successivamente nel mondo del lavoro. Questi fattori influenzano l’età adulta dell’individuo.”

Secondo il rapporto, il 33% dei bambini sotto i sei anni e le loro famiglie non possono permettersi di soddisfare neanche sei tra le seguenti nove condizioni: avere il riscaldamento in casa, pagare l’affitto, accedere ad un mutuo, mangiare carne regolarmente, andare in vacanza, disporre di una televisione, di una lavatrice, di un telefono o far fronte ad una spesa inaspettata.

Fonte: RFI Romania